POTENZIAMENTO UMANO: UN CAMMINO AD OSTACOLI

Articolo a cura della redazione dell’I.T.S.T. “Scalfaro”
“La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero, la fonte di ogni vera arte e ogni vera scienza”. È ciò che affermava Albert Einstein per definire quel mistero che avvolge la vita umana e intorno a cui operano le idee migliori.Quando si entra nell’enigmatico mondo scientifico e quando si parla di potenziamento umano e manipolazioni genetiche si valicano sempre luoghi dove regna sovrano il mistero. Una parte importante della comunità scientifica si è schierata a favore dell’evoluzione in ambito genetico; migliorare il corpo umano, renderlo immune da ogni condizione traumatica è stato il primo obiettivo della scienza soprattutto di chi si occupa di potenziamento in ambito umano. La scienza ha aiutato ed aiuta milioni di vite e agirebbe in modo molto più efficace se invece di curare la malattia dall’esterno, con i metodi più svariati, potesse agire dall’interno, mutare il gene che provoca tali malattie gravi e garantire al paziente una vita qualitativamente migliore. Ma altrettanto facile sarebbe vedere gente “normale” non affetta da nessuna patologia, apportare al proprio corpo modifiche che potrebbero garantire intelligenza, bellezza, e longevità. Da una parte la scienza avrebbe il potere di aiutare chi è più sfortunato, dall’altra potrebbe avvantaggiare chi sta già bene. Gli oppositori di tale teoria adducono a una serie di motivazioni: chi cita Dio, chi la morale in generale, ecc; chi è d’accordo, si appella a tanti motivi come la possibile manipolazione della natura e ad una varietà di opinioni che sconfinerebbe nei più disparati ambiti dell’etica. Il confine che divide ciò che è reale, da ciò che è fantascienza e ciò che è immorale, da ciò che è eticamente corretto, è molto sottile.
La sperimentazione, è in continuo avanzamento, si spinge verso l’ignoto, verso luoghi apparentemente bui e oscuri e non esita ad incontrare ostacoli. Pertanto, con la manipolazione genetica e il potenziamento in genere si possono ottenere enormi benefici, ma allo stesso tempo non si può esser sicuri che tali tecnologie non cadano in mano a gente spietata, senza scrupoli, che potrebbe dar sfogo, per usare un eufemismo, alle proprie stravaganze. Al di là di ogni possibile strumentalizzazione, il progresso scientifico è lanciato ad alta velocità, e se non dovesse incontrare sul proprio cammino immotivate ideologie morali, si può sperare che possa rappresentare la possibile soluzione ai problemi che affliggono l’umanità.
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